Natura Morborum Medicatrix sostiene che l’organismo è dotato di capacità reattiva fisiologica per correggere, contrastare le reazioni patogene ( e queste sono molteplici al minuto) che avvengono normalmente tale che venga ristabilito l’equilibrio alterato mediante sistemi che rimuovono l’elemento patogeno; chiaramente se l’alterazione è continuata nel tempo o di entità superiore ai sistemi di difesa non riuscendo a ripristinare l’equilibrio perso è necessario l’intervento terapeutico.
NATURA MORBORUM MEDICATRIX è la capacità reattiva del nostro organismo alla noxa patogena interna ed esterna.
Dunque il primo principio richiama l’attenzione del medico a rispettare la capacità reattiva del nostro organismo
Similia Similibus Curentur principio enunciato da Ippocrate ed elaborato e applicato da Hahnemann.
Un paziente può essere curato solo se il farmaco omeopatico da somministrare è stato sperimentato prima sull’uomo sano e poi sperimentato su un numero stabilito di pazienti per valutare i risultati ottenuti.
Tale somministrazione allo sperimentatore determinerà dei sintomi che sono la patogenesi della sostanza, cioè la sostanza esprime la sua natura evocando dei sintomi che devono essere perfettamente corrispondenti, SIMILI a quelli accusati dal nostro paziente, in tale circostanza la somministrazione del rimedio determinerà la regressione di sintomi.
Sperimentazione Pura questo è il principio che fa dell’omeopatia una scienza.
Secondo tale principio qualsiasi sostanza esistente in natura può essere sperimentata, somministrandola all’uomo sano per osservare gli effetti tossicologici che è in grado di evocare in un numero cospicuo di sperimentatori volontari, i sintomi comuni a tutti gli sperimentatori costituiscono la patogenesi della sostanza che serve da interfaccia cioè quando si presenta un ammalato e racconta l’insieme di tali sintomi, la somministrazione del rimedio nel soggetto ammalato farà regredire la complessità sintomatologia.
La sperimentazione è ripetibile si può condurre in doppio cieco e in multicentrica. E fa dell’omeopatia una medicina diversa da tutte le altre medicine complementari. Sperimentazioni sono eseguite in tutto il mondo e anche in Italia.
Individualità Morbosa sostiene che ogni individuo si ammala secondo delle caratteristiche personali e familiari peculiari. Es: la cefalea si manifesta nei vari soggetti e a volte nello stesso soggetto con sintomi suoi propri in omeopatia definite modalità.
Individualità Medicamentosa ogni rimedio omeopatico cioè ogni sostanza esistente in natura (dal 1995 definito dal S.S.N. farmaco) esprime caratteristiche o meglio manifestazioni patologiche sull’uomo sano durante la sperimentazione patogenetica specifiche e propri della sostanza.
Dinamismo Vitale è un concetto molto articolato e complesso che fa dell’omeopatia una tecnica medica diversa dalla farmacologia. Con questo principio Hahnemann ha voluto sottolineare che è importante considerare la complessità dell’essere umano e la sua malattia; la terapeutica omeopatica è rivolta alla totalità dell’uomo con la sua malattia che gli è specifica
La malattia non è solo l’agente patogeno che ci aggredisce ma è il frutto del disequilibrio di tutto l’organismo, cioè quando si manifesta qualsiasi manifestazione morbosa dalla più semplice alla più complessa viene minata la vitalità, la reattività della salute dell’uomo che non è più in grado di difenderci dall’agente patogeno.
Dose Minima è in assoluto la innovazione che Hahnemann ha apportato alla medicina omeopatica e alla quale approdò casualmente nei vari tentativi di ridurre la tossicità dei farmaci usati a quell’epoca.
La diluizione è il processo che permette ad una sostanza di essere totalmente distrutta trasformata per poter penetrare in un altro organismo ed espletare un’azione terapeutica.
Non dimentichiamo che alla fine del settecento i farmaci erano a base di arsenico, di mercurio dunque sostanze veramente tossiche. E poiché i pazienti dopo la ingestione di tali farmaci ritornavano dal medico accusando anche gli effetti collaterali del farmaco stesso, provò a ridurre la dose nel tentativo di ridurne gli effetti collaterali e nelle varie riduzioni successive si accorse che effettivamente gli effetti collaterali scomparivano del tutto e se ne esaltava l’effetto terapeutico soprattutto per effetto della dinamizzazione, dunque la terapia omeopatica giunge alla sua sistematizzazione grazie all’esperienza e devozione alla ricerca di questo medico e dei suoi allievi.
Malattie Croniche Hahnemann osservò che anche quando pensava di aver curato perfettamente il suo paziente, a distanza di tempo questi lamentava delle manifestazioni patologiche simili, cioè della stessa natura anche se non sovrapponibili, a quelle accusate precedentemente che lui identificò come miasmi cioè la tendenza che ogni essere umano ha di ammalare secondo la sua natura secondo la sua diatesi e che sono riconducibili alle tre alterazioni cellulare a cui va incontro una cellula quando si ammala cioè:
1) la inibizione della funzione cellulare; patologie da ipofunzione
2) la iperfunzione cellulare: patologie proliferative dalle verruche ai tumori
3) la disfunzione cellulare: patologie degenerative dovute alla disfunzione cellulare
Alterazioni che sono la base di tutte le manifestazioni patologiche
Alla luce di quanto l’OMS chiede a tutti i medici di non eccedere con i farmaci, in modo particolare con gli antibiotici, che alterano in modo grave il microbioma dal quale dipende l’ equilibrio del sistema immunitario e della P.N.E.I. ritengo che la Omeopatia deve essere la prima scelta terapeutica e ricorrere alla terapia farmacologica quando veramente l’organismo non è in grado di reagire, alla luce della necessità di non creare effetti iatrageni.
TAOPATCH TERAPY
Terapia innovativa che si avvale della applicazione dei PATCH ossia micro-dispositivi elettronici di 16mm di diametro in grado di trasmettere fotoni al corpo per ottimizzare le prestazioni fisiche e biologiche attraverso il milgioramento della propiocezione.
Si applicano sulla pelle nei Trigger-Point e Agopunti.
Aiutano a migliorare il movimento del corpo ed il recupero delle funzionalità articolari.
Correggono gli errati schemi posturali, favorendo un recupero energetico, che il corpo può usare per un aumento del benessere globale.
Incrementano la capacità del SNC e dei propriocettori di riconoscere il corretto posizionamento nello spazio e nel tempo di arti e organi.
La propriocezione è la capacità di percepire e riconoscere la posizione del corpo nello spazio e lo stato di contrazione dei propri muscoli, anche senza il supporto della vista.
La propriocezione assume un’importanza fondamentale nel complesso meccanico di controllo del movimento conferendo più agilità , più equilibrio e migliori prestazioni.
Ogni evento patologico acuto o cronico riconosce sempre un impegno del Sistema Immunitario non sempre adeguato a sostenere una difesa verso agenti estrane siano essi self o non-self. Per questo, nella pratica clinica, è importante aiutare l’azione del S.I. con strumenti terapeutici il meno invasivi possibile.
La MIT (Microimmunoterapia) è un metodo diagnostico e terapeutico volto a seguire un paziente sia in una fase acuta di malattia (infezione virale), sia in una fase cronica (m.autoimmune, cancro ecc.) attraverso lo studio della funzione immunitaria al fine di modularla nella prospettiva di correggere uno stato di immuno-disregolazione.
La Micro-Immunoterapia è un approccio immunoterapico essenzialmente classico che
impiega gli stessi mezzi di comunicazione utilizzati dal sistema immunitario. Il suo aspetto innovativo risiede anche nell’approccio diagnostico immunitario delle malattie acute e croniche. Essa permette uno sguardo nuovo della fisiopatologia sotto l’aspetto immunitario al fine di conoscere meglio le interazioni tra fattori endogeni ed esogeni